"Sa rialìa mette in ombra anche l’amicizia"
In sardo si chiama sa rialìa che tradotto in italiano significa la rivalità. È il sale, il pepe, il condimento della gara, senza rivalità non c’è gara.
Sa rialìa mette in ombra anche l’amicizia. Fuori dal palco gli improvvisatori possono essere amici per la pelle, sul palco diventano rivali, perché ciascuno compie una sorta di processo di auto-identificazione con il tema che di volta in volta canta anche quando, questo è molto importante, il tema non è proprio congeniale allo spirito del poeta.
Immaginiamo un pacifista che debba essere costretto a cantare la guerra: la canta sicuramente malvolentieri, però, nella esaltazione della creatività, si deve identificare col tema. È una finzione scenica come sempre in letteratura, si tratta pur sempre di un gioco, nobile quanto si vuole, ma sempre un gioco. ©Domus d Janas Editore